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Persegue un duplice obiettivo: da un lato, l'approfondimento dei processi di trasformazione relativi all'organizzazione ed al funzionamento delle pubbliche amministrazioni; dall'altro le problematiche relative al principio di legalità e della tutela giurisdizionale contro gli atti della pubblica amministrazione. Quanto al primo obiettivo, gli ultimi due decenni sono stati caratterizzati da una straordinaria successione di leggi di riforma, che hanno trasformato profondamente l'organizzazione e il funzionamento della pubblica amministrazione.
Oggetto del curriculum è lo studio delle tematiche classiche delle due discipline, così come esse furono definite dalla dottrina giuspubblicistica italiana ed europea e come risultano oggi elaborate, grazie agli apporti offerti dalle varie scuole specialmente negli ultimi cinquant’anni. Tali tematiche si riferiscono a: a. gli ordinamenti giuridici (generali, settoriali, statali, sovranazionali); b.
Propone un' offerta didattico-formativa in una dimensione attenta all'inquadramento interdisciplinare delle scienze penalistiche, con l'intento di stimolare i frequentatori ad una maggiore apertura delle loro ricerche, che tenga conto delle reciproche interazioni ed influenze con le altre discipline affini, quali il diritto penitenziario, la criminologia, la medicina legale e la psicologia forense.
Il 12 novembre 2014 presso la Sala delle Lauree della Facoltà di Giurisprudenza si è tenuto il convegno dal titolo "Crimini internazionali e immunità degli Stati: ritorno al dualismo?".
Ne hanno discusso con il Prof. Giuseppe Tesauro (già Presidente della Corte Costituzionale), davanti ad una folta platea, i Proff. Enzo Cannizzaro e Cesare Pinelli.